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Consulenza il dono del cuore | Rooming-in | 15 novembre 2024

Se il bambino necessita di un ricovero in ospedale, i genitori vorrebbero trascorrere più tempo possibile con lui. Il numero di pernottamenti pagati è però limitato. «Il dono del cuore» può essere d’aiuto.

Qualche mese fa, al piccolo Tim* è stata diagnosticata una grave malattia. Da allora, è costretto a tornare sempre in ospedale per alcuni giorni. Uno dei genitori rimane con lui ogni notte. Per loro è molto importante, ma allo stesso tempo è una grande sfida perché oltre agli impegni professionali anche Lorenzo*, di sette anni, ha bisogno di attenzione. Grazie a un’assicurazione complementare, l’assicurazione malattie copre un certo numero di pernottamenti (rooming-in). Tuttavia, un giorno la signora Grandi* ha ricevuto un conteggio delle prestazioni e scoperto con orrore che il numero di pernottamenti pagati con Tim è già esaurito. La Signora Grandi scoppiò in lacrime. «Come facciamo a pagare ora?» si chiedeva scoraggiata. Per lei è inimmaginabile dover lasciare suo figlio da solo in ospedale di notte. «Non voglio che si senta abbandonato. Già durante il giorno non possiamo essere sempre con lui», ha detto al marito che rientrava a casa, completamente sconvolta.

I coniugi Grandi discussero della situazione. Avendo sentito parlare de «il dono del cuore» da amici qualche tempo prima, decisero di presentare una richiesta. Dalla verifica, è risultato che i requisiti per un sostegno finanziario erano soddisfatti. Per questo motivo, abbiamo potuto promettere alla famiglia che «il dono del cuore» avrebbe assunto una parte dei costi di pernottamento aggiuntivi per il rooming-in. I genitori erano molto sollevati e hanno scritto a «il dono del cuore»: «Grazie! È una consolazione per tutti noi sapere che uno di noi può continuare a pernottare con Tim».

* Nome cambiato

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