L'autismo nei bambini
Consulenza il dono del cuore | Autismo | 10 settembre 2019
Che sua figlia soffrisse di autismo la signora Balsiger* non lo ha saputo per molto tempo. Ad Alina* è stato diagnosticato il disturbo dello spettro autistico solo all'età di undici anni. Da allora, questa mamma single riesce a inquadrare meglio i complicati rituali e gli scoppi di rabbia di sua figlia, ma arriva al limite sempre più spesso. Lo sfinimento peggiora. Ma cosa fare? La signora Balsiger si rivolge al «Dono del cuore».
Ogni giorno una sfida
«Ma se almeno ogni tanto fosse tutto un po’ normale», pensa la signora Balsiger e si lascia cadere esausta in poltrona. Una piccola variazione nella routine quotidiana ha scatenato di nuovo un accesso d’ira in sua figlia Alina*, che da allora si chiude in camera a contare i suoi libri. Già da tempo la signora Balsiger aveva l’impressione che la piccola fosse diversa dai bambini della sua età, e la diagnosi di disturbo dello spettro autistico per lei è stato un sollievo: conoscere finalmente il motivo del comportamento tanto diverso di sua figlia le ha permesso di ricorrere all’aiuto di uno specialista. La quotidianità con Alina però è e rimane una sfida. Il suo forte desiderio di stabilità, i suoi innumerevoli rituali e le sue ansie richiedono molta pazienza e nervi saldi. Inoltre, poiché per questa intelligentissima ragazzina comunicare verbalmente è difficile, la signora Balsiger arriva al limite sempre più spesso. Ma cosa fare?
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A piccoli passi verso esperienze incoraggianti
La signora Balsiger ricorda che già tempo prima il suo consulente PRO LIFE aveva richiamato la sua attenzione sul «Dono del cuore», un sostegno offerto ai soci in difficoltà. E se magari possono aiutarla? «Bene, se non altro, almeno ci ho provato» pensa, si siede al PC e scrive una mail al «dono del cuore». Pochi giorni dopo suona il telefono. È la consulente del «Dono del cuore». La signora Balsiger si rallegra della rapidità con cui le rispondono e descrive in dettaglio la sua difficile situazione. La consulente ascolta con attenzione la giovane madre. Le chiede che tipo di aiuto concreto vorrebbe. «Qualcosa che faccia bene ad Alina e contemporaneamente alleggerisca me» dice la signora Balsiger. «Che cosa piace fare ad Alina?» chiede la consulente. «Le piace molto muoversi» risponde la madre. Il contatto fisico, tuttavia, rende un tormento l’ora di ginnastica a scuola e la bambina non riesce a seguire i giochi perché non riconosce le regole, perciò da qualche tempo sua figlia va a un centro di fitness, dove può concentrarsi su un attrezzo e fare sempre gli stessi esercizi. Praticando lo sport con regolarità, Alina ha raggiunto un maggior equilibrio e ha meno scatti di rabbia, ma la madre non può più permettersi di pagare l’abbonamento. Nella stessa conversazione, la signora Balsiger racconta che anche andare a scuola, con tutti gli stimoli che incontrano lungo il percorso, è un grande problema. «Quando Alina arriva a casa è molto aggressiva e difficile da reggere», sospira la signora Balsiger e ammutolisce scoraggiata.
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Seguono colloqui nei quali vengono prese in esame le possibili soluzioni. La signora Balsiger acquista nuova fiducia. Dopo qualche tempo, la soluzione si concretizza: un’istituzione specializzata in bambini e giovani sostiene i costi dell’abbonamento alla palestra e Alina può frequentare una scuola d’insegnamento speciale a tempo pieno. La signora Balsiger è molto felice e ringrazia sentitamente il «Dono del cuore». Alina sta meglio e per lei è tornato un briciolo di normalità.
* Nome modificato
IL NOSTRO CONTO OFFERTE
CH74 0079 0016 9317 7192 4
PRO LIFE
Don du Cœur
Postfach
3001 Bern
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